il significato del governo monti [riferimento crono-storico: 14 marzo
2012]:
oltre la democrazia e oltre la tecnocrazia
1.] la politica è sia l’arte del mediare tra interessi
contrapposti, sia l’uso della tecnica al servizio dell’uomo [e non fine a se
stesso, come dice Severino].
2.] per questo il governo monti esprime il vero concetto
della politica, in cui il conflitto sociale non si realizza tra i partiti, ma è
incorporato nella mediazione diretta tra le parti sociali, e la tecnica non
realizza una disumana e alienante tecnocrazia, ma viene usata, con competenza
[per cui un ministro non può essere un qualunque cittadino, ma deve essere un “tecnico”],
per costruire la civiltà dell’uomo.
3.] questa è una meritocrazia, perché il conflitto sociale è
essenzialmente per il potere, e il potere deve essere assegnato ed esercitato
dai migliori, in tutti gli ambiti sociali, nello studio e nel lavoro.
4.] in
questo senso con il governo monti l’italia va oltre la democrazia e la
tecnocrazia, mostrando l’aspetto “umano” della tecnica, e costituisce quindi il
futuro dell’europa:
a.] va oltre la democrazia, perché la politica deve essere
competenza di una casta di uomini politici non eletti dal popolo, ma formati
dal sapere.
b.] va oltre la tecnocrazia, perché l’uso della tecnica viene
mediato dal sapere politico.
5.] la democrazia è appropriazione, eticamente e
giuridicamente [secondo il diritto naturale] illecita, del potere della fonte
edenica [= la tecnica], resa da dio proibita [gn 3, 22-24], da parte del
cittadino, definita “sovranità del popolo” o potere giuridico. esso deve essere
attribuito al cristo-leviatano, che non è la tecnica. il leviatano, che è la
tecnica, è il simulacro di cristo fatto vivere dal popolo come stato in cui si
proietta il cristo paradisiaco, ovvero l’anticristo. tale è oggi l’europa, uno
stato paradisiaco perché fondato sul consumo.