considerazioni sullo statuto pubblicistico del sapere
1.] questo paragrafo tiene in considerazione il passo biblico mt 5, 22.
2.] un sapere può essere comunicato oppure può essere
opportuno che non sia comunicato [cioè che la sua conoscenza rimanga all’interno
del mondo accademico]. ad esempio questo
sito non dovrebbe essere pubblicato almeno per il 30 % dei suoi contenuti.
anche la pura metafisica e lo stesso linguaggio epistemico presentano aspetti riportati nel punto 4.].
3.] alcuni anni fa [verso il 2000] è apparso un articolo su
un settimanale diocesano, in cui si riporta che l’antica comunità cristiana si
chiedeva se il nuovo testamento dovesse essere comunicato oppure rimanere
riservato. è stato deciso di comunicarlo.
4.] l’episteme non è la fede, esso è la ragione, e la
comunicazione della ragione potrebbe presentare alcuni aspetti di violenza.
5.] nell’ambito della cultura si parla del cosiddetto
linguaggio “politicamente corretto”. questo linguaggio è una determinazione
essenziale del sapere.
6.] la ricerca epistemica ritiene che, se un testo epistemico
non rispecchi determinati criteri e condizioni di “correttezza” linguistica
[secondo il punto 5.]], per il suo contenuto intrinseco [cioè in base alla
materia disciplinare trattata], esso debba rimanere riservato all’interno del
mondo accademico.
7.] nel paragrafo PTF104.html_[…] sono state esposte alcune
discipline che dovrebbero essere soggette a condizione di riservatezza
accademica, secondo differenti gradi di restrizione, accessibilità e pubblicazione.