analisi dei concetti di
parallelismo e di convergenza
1.] il principio, che è l’esistenza pura [semplice], determina la
realtà necessaria.
2.] il principio determina anche dio.
3.] le altre realtà necessarie e co-eterne a dio sono epistemicamente dette:
a.] parallele [a dio e tra esse], in quanto determinate autonomamente rispetto
alla determinazione dell’esistenza di dio.
b.] convergenti, perché ogni realtà necessria [oggetti eterni: ipostasi] sono
comunque sempre “finalizzati” all’esistenza di dio.
4.] sono posti quindi due problemi:
a.] qual è il senso di una realtà esterna a dio e autonoma rispetto a
dio ?
b.] in quale misura il principio determina le altre realtà eterne e
necessarie, in modo autonomo rispetto a dio, e poi finalizzandole a dio ? quale
autonomia da dio ? quale finalizzazione a dio ? se l’autonomia precede la
finalizzazione, come può questa realizzarsi a posteriori rispetto alla determinazione ?
5.] l’uomo è soggetto, dio è soggetto, dio ha creato e dio salva:
quindi l’uomo, pur potendo legittimamente idolatrare gli altri oggetti [la tecnica, l’economia,
l’universo, ecc.], deve porre una differenza qualitativa di tipo incommensurabile tra
idolatria degli oggetti [sia eterni sia creati, sia creati da dio sia creati
dall’uomo], e idolatria di dio [e degli uomini, intesa questa come amore, timore,
riconoscimento e rispetto].