proposizioni sul rapporto tra opere e salvezza
1.] numerosi sono i passi biblici
che chiarificano il rapporto di dipendenza tra opere e salvezza.
a.] gesù dice che la salvezza
dipende dalle azioni [mt 16, 27].
b.] gesù dice che l’uomo deve far
fruttare i talenti [mt 25, 29; mt 3, 10; lc 13, 9].
c.] numerosi sono i passi biblici
in cui gesù condanna la ricchezza, non nel senso che la ricchezza è proibita,
ma nel senso della ricchezza guadagnata con la frode [lc 12, 21; mt 19, 23; lc
6, 24].
d.] gesù dice inoltre che “la salvezza non dipende dai beni”,
cioè dalla ricchezza.
e.] infine gesù benedice i poveri
[mt 5, 3-12].
2.] anche san paolo afferma la
dipendenza della salvezza dalle opere [“…
dio, … renderà a ciascuno secondo le sue opere”: rm 2, 6]. e inoltre egli
dice: “la salvezza viene dalla fede. riterremo
quindi inutili le opere ? no, confermiamo le opere”. quando san paolo
afferma l’inutilità della legge per la salvezza, egli non intende le legge come
opere, ma come “formalismo giuridico”. ad esempio, il credere che la salvezza
dipenda dal rispetto del sabato o dal lavarsi le mani. le opere sono invece il
sacrificio, il quale è fondato sull’obbedienza. dice gesù che “mio cibo è fare la volontà del padre”,
e questo significa che cibo e salvezza per il credente deve essere anche fare
la volontà della chiesa.
3.] esistono alcuni errori
secondo cui la salvezza non dipende dalle opere e che la ricchezza è segno di
predilezione divina e la povertà di predestinazione alla condanna eterna. essi sono nati come meccanismi di difesa dal
senso di colpa, in quanto …
a.] la pulsione del peccato
necessita [si crede] della disobbedienza [invece si può essere buoni cristiani
anche vivendo nel peccato],
b.] e la ricchezza guadagnata con
la frode necessita di sentirsi protetti da dio.
4.] queste idee possono unirsi al
darwinismo, con l’idea che l’uomo debba vincere [con la prepotenza] la
selezione naturale e la competizione per la vita, e in questo modo, se vince la
lotta per la vita e prevale sui deboli, è segno di essere predestinato alla
salvezza dopo la morte.