alcune considerazioni sul protocollo del sapere
1.] gorgia sostiene che:
a.] la verità non esiste.
b.] la verità, se esiste, non è conoscibile.
c.] la verità, se esiste ed è conoscibile, non è
comunicabile.
2.] si è rilevato che esiste effettivamente un problema di
comunicazione del sapere.
3.] ad esempio:
a.] l’episteme è comunicabile ?
b.] il catechismo della chiesa cattolica [CCC] è
comunicabile ?
c.] come può un adolescente essere fatto accedere, ad
esempio, alla demonologia ?
d.] può l’uomo moderno [che ha una paura infantile di dio e
del demone, anche perchè commette peccati] essere fatto accedere alla teologia e alla demonologia ? la paura
infantile di dio è dimostrata ad esempio dal rifiuto della religine coma disciplina di
insegnamento a scuola e dalla negazione della teologia come disciplina accademica nelle università statali.
e.] l’episteme e il CCC sono politicamente, ovvero
dialogicamente corretti ? per il fatto che essi trattano del demone, è lecita
l’istruzione della religione nelle scuole ? la verità non deve essere riservata
al solo mondo accademico ? non esisterebbe, infatti, una differenza tra teoria
epistemica dell’inferno [e quindi relativo catechismo] e quella cultura “nera”
e autodistruttiva, da cui si cerca di distogliere la gioventù.
f.] è dovere del cristiano avere uno sguardo rasserenante
del futuro e del mondo. in menti culturalmente impreparate l’insegnamento dei
novissimi potrebbe interferire negativamente con tale prospettiva.
4.] si dice infatti che:
a.] la chiesa è oscura e buia, oscurantista, ecc.
b.] in tali concetti l’uomo moderno [che vive nella luce, perchè
il demone, che lo possiede, si è appropriato del paradiso e dei cieli, proiettati
nel progresso e nell’universo: mt 11, 12] vede quella realtà infernale di cui
il demone, che lo possiede, ha timore.
c.] di qui la tensione della modernità a cancellare la
chiesa dalla storia, in quanto essa, con il suo insegnamento, produce una
nevrosi nell’uomo moderno, che è inconscimante omicida di dio [nel peccato e
nell’ateismo]. questa “critica della chiesa” [di cui un aspetto è la
persecuzione] è l’equivalente violento di un processo psicoanalitico di
rimozione [del passato, della tradizione, di dio, della verità, del peccato e
della colpa, quindi della responsabilità, dell’etica, del giudizio, umano e divino, e del giudizio universale].
d.] il tempo storico è il processo [proiettivo], con cui l’uomo
moderno cerca di allontanarsi dal passato, come dal luogo dell’omicidio primordiale
di dio, compiuto in eden e in ogni peccato personale, detto “mortale”.
5.] è opportuna la comunicazione dell’episteme ? ad esempio
è stata formulata una demonologia epistemica [che spiega anche l’origine dell’angoscia
umana], la cui comunicazione è sottoposta ai protocolli dialogici omega e beta.