analisi del paradigma della signoria e della servitù
1.] in base alla scala di maslow,
l’uomo che esce dalla povertà, vuole la ricchezza, poi sempre maggiore
ricchezza. se questo è il comportamento di ogni uomo, l’ordine sociale viene
sovvertito nella guerra di tutti contro tutti [hobbes].
2.] sempre in base alla scala di
maslow, l’uomo che viene dominato, si difende. quando non viene più dominato,
cerca di dominare, perché l’uomo vuole sempre dominare, in quanto la salvezza
consiste nel paradiso, il quale è forma di potere:
a.] se non si viene aggrediti, si
aggredisce.
b.] chi viene aggredito, non può
aggredire, e allora aggredisce se stesso anche sottomettendosi al dominio del
prossimo.
3.] severino non ha compreso correttamente
il cristianesimo, perché dice che anche il cristianesimo è una forza che vuole
prevalere, mentre invece la chiesa affida a dio il destino degli uomini, e dio
non obbliga e non castiga l’uomo che opera il male, ma rispetta la sua libertà.
gesù dice di non dominare, ma di servire. gesù dice di non ribellarsi al
dominio e al male. quindi gesù è il vero non-violento. poiché gesù dice di non
ribellarsi al dominio, il cristianesimo non si difende, e quindi a maggior
ragione non vuole dominare.
4.] …
a.] si definisce “signoria”
l’uomo che domina.
b.] si definisce “servitù” non
l’uomo dominato [perché nessun uomo può essere dominato realmente, essendo l’uomo
sempre libero], ma l’uomo che, accettando di essere dominato [apparentemente],
domina se stesso identificandosi all’aggressore.
5.] nel regno del male avviene la
disumanizzazione sia dell’aggressore sia dell’aggredito:
a.] la signoria domina la
servitù.
b.] la servitù, accettando questo
dominio, domina se stessa.
c.] inconsciamente l’uomo opera
sempre il dominio su dio, sottoponendolo a umiliazione.
d.] dominare significa essere
anima_beata, quindi celeste, quindi già risorta, quindi potente perché paradisiaca,
e ciò significa anche non avere più paura della morte, e stare al di là del
bene e del male, cioè senza etica e obblighi/divieti morali.
6.] ma l’uomo, come detto, non
può dominare e essere dominato, il dominio è una illusione [che dà piacere: è
una forma di sogno].
7.] infatti, l’uomo che opera il
male disumanizza se stesso e cade realmente rispetto alla propria salvezza.
8.] l’uomo che si lascia dominare,
secondo l’insegnamento di gesù [da queste parole, mt 5, 39, si comprende che il
cristianesimo è diverso da quello offerto dall’interpretazione di severino, che
lo pone come una forza storica in competizione con le altre. dice gesù: “… ma io vi dico di non opporvi al
malvagio”], non domina se stesso e non viene realmente dominato, ma è
sempre salvato da dio e non si identifica all’avversario.
9.] è impossibile il dominio
sull’uomo [e del mondo, opposto a dio: mt 16, 26]. esso è un sogno, che produce
effetti reali e concreti, in termini di sofferenza umana [povertà e guerre], e
proprio per questo allontana chi lo pratica da dio.
10.] in hegel il paradigma della
signoria e della servitù, ripreso da marx, intende mostrare che anche la
signoria è una forma di servitù. nell’episteme solo il credente è libero. sia
chi opera il male [chi domina], sia chi subisce il male [accetta di essere
dominato e, così, domina se stesso] cade rispetto alla salvezza di dio, perché l’uomo
che domina sempre intende dominare inconsciamente dio e quindi commette violenza contro
dio.