proposizioni sul rapporto tra cristianesimo e modernità
1.] può esemplificare esegeticamente questo paragrafo il
seguente passo biblico: “satana si
maschera da angelo di luce” [2 cor 11, 14].
2.] la teologia tradizionale ha un rapporto ambiguo con la
modernità: è vera ? viene da dio ? perché presenta aspetti positivi, se ne
presenta anche negativi ? ad esempio, la modernità presenta, “su un unico
piatto” [utilizzo di metafora], come espressione di progresso, sia internet
[utilizzato ad esempio per i siti diocesani, e quindi intrinsecamente buono],
sia alcuni contenuti di internet certamente definibili come espressioni di
peccato mortale [come i siti a contenuti erotico]. ora, non secondo il
cristianesimo, ma secondo il concetto di modernità, non c’è differenza tra il
medium e qualunque suo messaggio, se ad esempio considerato legale. è posto
quindi il problema del rapporto tra modernità e etica [e quindi immoralità], e
in particolare etica tradizionale, e tra modernità e illegalità.
3.] l’illuminismo si presenta come “luce della ragione”.
4.] il concilio vaticano II si presenta come attualizzazione
moderna del messaggio evangelico.
5.] nell’episteme, la modernità è certamente opposta al
cristianeismo [in modo radicalmente oppositivo], e proviene dal male.
6.] distinguendosi infatti tra contenuto e atmosfera
culturale, la modernità, eticamente e cristianamente lecita secondo il
contenuto, è questo: essa è la luce del paradiso, del paradiso celeste, che l’uomo
incontrerà dopo la morte, che viene appropriata dalla dimensione terrena, e
quindi [come ha detto dante] “capovolta”. questo secondo le parole di gesù: “i violenti si appropriano del regno dei
cieli” [mt 11, 12]: i cieli sono la luce del paradiso, e l’appropriazione è
la modernità. i “cieli” sono il contenuto positivo della modernità [contenuto
ad esempio espresso nel concilio vaticano II], mentre questo processo di
appropriazione [utilizzo di metafora: la luce splende nelle tenebre, ma le
tenebre non solo non l’hanno accolta, ma anzi si appropriano della luce, come l’uomo
moderno, che si considera già risorto, nell’al di là, in paradiso, e quindi
amorale, cioè al di là del bene e del male: 2 tm 2, 18] ne costituisce l'aspetto negativo.
7.] questa impostazione del concetto di modernità consente
di condannare eticamente la modernità [la modernità come
processo di proiezione
dell’al di là, che è luce, nell’al di qua/la
modernità come simulazione dei cieli, come simulazione del
paradiso, come appropriazione della luce di dio da parte del demone], e
nel contempo di salvaduardarne e
di apprezzarne i frutti positivi, come la tecnologia e il progresso, se
intesi come legali
e moralmente leciti.