elementi di semiotica
istituzionale
1.] si è detto che non esiste lo stato attualmente. lo stato di cui, ad
esempio, alla costituzione della repubblica democratica italiana [riferimento
crono-storico: 1948/documento fondativo di una repubblica storica, costruito da
accademici e politici riuniti in “assemblea costituente”/costruzione umana e storica, rivestita
di “sacralità” laica], è una costruzione inconscia [hegelianamente: non
consapevole/stato inconsapevole/stato senza autocoscienza/prodotto di azione e equilibrio di
forze ideologiche storicamente determinate e in conflitto tra loro: liberalismo, cattolicesimo, comunismo, resistenza storica].
dal punto di vista psicoterapeutico, la collettività vede dipendere la propria
vita dalla contingenza di decisioni e scelte umane, storiche, e come tali non
stabili e in potenza di essere storicamente superate [cosiddetta “crisi dello
stato”].
2.] esemplificano la situzione storica dello stato attuale alcuni fatti
di cronaca. ad esempio:
a.] un uomo commette un delitto.
b.] viene arrestato.
c.] analisi della situazione "istituzionale" [relazione con le istituzioni] di questo soggetto:
d1.] nella sua vita quest’uomo è stato a contatto con lo
stato, prevalentemente, a scuola, nella scuola
dell’obbligo, e poi eventualmente, ad esempio, con enti e istituzioni come l’agenzia delle
entrate, per pagare le tasse. questi due enti sono le sole
manifestazioni dello stato con cui ogni cittadino comune entra in
contatto durante la sua vita più frequentemente [oltre che con la sanità pubblica].
d2.] avrà visto in televisione alcune figure delle istituzioni
[che sono lontane, inavvicinabili, che non personificano lo stato, anche perché provvisiorie e
scelte dal popolo].
d3.] non è in contatto [come tutti i cittadini
comuni] con “qualcosa”
e "qualcuno" che incarni e impersonifichi lo stato come istituzione [ad
esempio: un sindaco non conosce i
problemi del singolo cittadino, ma solo la situzione
“generale” della comunità
cittadina: ad esempio, per i problemi di disoccupazione, di
traffico/viabilità,
ecc./tutti problemi anonimi/senza i nomi delle persone
coinvolte/inoltre il sindaco non si occupa della disoccupazione,
lasciandola alle libere dinamiche del mercato].
d4.] ne consegue che il cittadino non conosce lo stato e lo stato non
conosce il cittadino. in aggiunta, gli enti locali territoriali separano il cittadino dallo
stato centrale, e non esiste nel mondo il centro del mondo in quanto stato
[cioè lo stato unico/unitario/universale: l’omologo della chiesa dal punto di
vista del potere temporale].
e.] in conclusione: quest’uomo, di cui
all’esempio, omicida, non ha mai incontrato realmente lo stato,
nella sua vita, e persone [i politici e i funzionari dello stato], che
lo rappresentassero, per confidare ad
esse la sua alienazione [come si fa in un dipertimento di salute
mentale], ma incontra lo
stato solo quando viene arrestato, nel momento punitivo e
sanzionatorio, incontrandolo, come riferimento terapeutico, in tre rappresentanti dello stato in
conseguenza dell'omicidio: la polizia, lo psichiatra, il giudice. questi tre soggetti
rappresentano limitatamente lo stato, ma sono i deputati a
conoscere singolarmente i problemi dei cittadini, insieme agli insegnanti. non invece i
politici, la cui funzione dovrebbe invece essere primaria e preventiva
in questo senso.
3.] la repubblica democratica italiana, pur essendo forma di stato legittima, non lo è in senso proprio, e
non esiste attualmente la reale legge dello stato. esistono forme simboliche di leggi come di
deterrente ai crimini. non è data al cittadino la possibilità di fare
esperienza di dio tramite lo stato, forma di incarnazione del divino nel mondo,
alternativa/in aggiunta alla chiesa, e autonoma dalla chiesa. ogni forma di potere discende
infatti da cristo. l’espressione di gesù “il
mio regno non è di questo mondo”
è stata spiegata: neppure il potere
dello stato, se è vero stato, è "... di questo mondo".
anche il potere dello stato, potere temporale, se è vero
stato e non è potere di anti-stato, “… non è di
questo mondo”. la legge dello stato agisce non sul territorio, ma nelle
menti e nei cuori [interiorità della norma giuridica].
4.] storicamente è esistita finora una sola forma di potere dello stato autentica e legittima,
l’impero romano, a partire dal riconoscimento e dall'investitura della chiesa.
successivamente, ogni forma di stato è stata forma di vero stato, ma a livello
inconscio, come oggi.
5.] attraverso lo stato il cittadino fa esperienza di dio per tutti gli
aspetti che non possono essere dati all’uomo, da parte di dio, dalla chiesa, ovvero
per la concezione di dio non come di prete/sacerdote, ma come di psicologo terapeuta. i fatti
di cronaca, la globalizzazione, la fame nel mondo, ecc., dimostrano che l’uomo
ha, attualmente, bisogno anche dell’incarnazione di cristo nello stato, coem potere temporale di cristo, i cui
vicari sono i politici. il cittadino deve incontrare cristo nello stato, e lo
stato nei politici e funzionari.
6.] la concezione formalmente corretta e giuridicamente lecita dello stato è
la repubblica, ma questa non è la democrazia, perché è cristo che sceglie i politici,
che sono i suoi vicari [laici].
7.] uno stato autocosciente non è uno stato che sperimenta "dove
andare" di volta in volta, secondo la contingenza della storia, ma
è uno stato che conosce il sapere, l'essenza della storia, e i
suoi obiettivi in relazione a questa essenza: sa che cos'è
l'uomo, qual è il bene dell'uomo, da "dove andare", è
espressione della volontà di dio, e anche della sua azione
educativa. è uno stato, etico, riconosciuto come divino, e
legittimo, dalla chiesa.