proposizioni sulla struttura paradossale della verità/con una
definizione di verità
1.] la verità [intesa come conoscenza della realtà] può
essere definita in questo modo:
a.] conoscenza della realtà necessaria.
b.] conoscenza della realtà creata.
c.] conoscenza del rapporto tra realtà necessaria e realtà
creata.
2.] la verità appare con una struttura paradossale.
3.] si è detto che la necessità, che ha posto dio [secondo
le dimostrazioni epistemiche], prevede dall’eterno la possiblità della
creazione dell’uomo [si è detto che è possibile che in paradiso ci siano già
dall’eterno le matrici degli esseri umani, anche se forse non quelle dei
singoli essere umani], e in questa possibilità, entro di essa, l’uomo viene
detto anche essere necessario.
4.] ma la necessità prevede che l’uomo sia posto in paradiso
[dove la configuazione è necessaria] attraverso processi che appaiono
paradossali per forma e struttura. infatti …
a.] essi appaiono non necessari.
b.] ma essi dovrebbero essere necessari, perché la salvezza
dell’uomo deve attuarsi in modo non casuale/in modo necessario.
5.] ad esempio:
a.] perché, in relazione alla realtà necessaria, la salvezza
dell’uomo [che, portato in paradiso, si rapporterà a dio e anche alla tecnica/il
paradiso è luogo di felicità ottenuta tramite la tecnica, per cui il
neoparmenidismo si appropria anche di questo aspetto della verità cristiana]
deve passare attraverso l’incarnazione di cristo [la sua nascita, testimonianza,
morte e risurrezione], e quindi i vangeli ?
b.] perché la storia deve prevedere tappe come la “spedizione
dei mille” ?
6.] il risultato della verità è la necessità: l’uomo in
paradiso, perché si è auto-necessitato [rispetto alla creazione contingente]
con i comportamenti etico e normativo, che sono auto-coercitivi [= necessitanti][si
osserva qui che l’uomo che rispetta le leggi non sembra ottenere vantaggi dal
rispetto delle leggi dello stato per la sua salvezza ultraterrena].
7.] ma per giungere a questo risultato le diverse tappe
della salvezza [ad esempio: il vaticano e il quirinale appaiono necessari, ma
il loro arredamento interno non appare necessario; le diocesi sono necessarie,
ma alcune vengono create, altre vengono accorpate, e così le parrocchie] non
appaiono necessarie. un altro esempio: re erode, i tre magi, pilato, … sono tutti
elementi che non appaiono necessari. il massimo processo salvifico che non
appare necessario è il comportamento di gesù:
a.] la salvezza dell’uomo viene associata ad un uomo [gesù]
che prega, si irrita, si scandalizza, sta dalla parte dei poveri [i ricchi
operano una simulazione della salvezza], parla in parabole, viene insultato e
deriso, e alla fine muore di morte violenta.
b.] tutto ciò non appare necessario. tutto ciò appare anche
necessario, ma il concetto fondamentale che si vuole definire in questo
paragrafo è che …
b1.] l’origine [la necessità e dio] e la destinazione [dio e
il paradiso] dell’uomo sono necessari.
b2.] ma la dimensione terrena e la struttura della salvezza
sembrano contingenti/non appaiono necessari.
8.] da questo punto di vista, si può parlare di struttura
paradossale della verità:
a.] la realtà necessaria è necessaria.
b.] la realtà creata, per essere salvata, viene da dio
strutturata [anche in senso storico] in modo che non appare necessario.
9.] dal punto di vista hegeliano, si potrebbe dire che la
verità deve riuscire [se può, se è così] a vedere la necessità anche nei
processi che [attualmente] non appaiono necessari [come ad esempio il fatto che
i vangeli siano quattro], sempre che in questi processi ci sia effettivamente
la necessità, non solo intesa come razionalità [cioè efficacia strumentale in
ordine alla salvezza].