dimostrazione psichiatrica
1.] questa
dimostrazione si collega alla dimostrazione demonica.
2.] la malattia psichiatrica espone l’uomo a fenomeni soprannaturali,
come le voci interiori della schizofrenia, e le allucinazioni, anche dal
contenuto horror [che sono proiettate nei film horror], in cui emergono
dall’inconscio umano le realtà inferiche e i demoni [che producono queste voci,
e le allucinazioni, agendo sul sistema nervoso umano].
3.] la malattia psichiatrica, essendo esposizione al soprannaturale
[inferico/essendo il demone ente patogeno], è quindi prova sufficiente dell’esistenza
delle realtà inferiche, quindi della fede, che le prevede, quindi di dio,
contenuto della fede.
4.] si osserva che queste voci schizofreniche, realtà
inferiche, esposizione psichiatrica ad interfaccia, non potrebbero
sussistere se tali realtà inferiche non fossero luoghi in senso “fisico”. per
cui, nella misura in cui la teologia contemporanea, che è piuttosto una
“sensibilità”, moderna, nega l’inferno come realtà fisica, essa si preclude la
conoscenza scientifica e teologica delle realtà inferiche e dei connessi fenomeni
di malattia psichiatrica [oltre che l’interpretazione epistemica dei film
horror].
5.] la psichiatria collega l’uomo alle realtà inferiori, ma non alle
realtà superiori, perché, essendo queste a dimensione energetica e spirituale maggiore
[superiore], esse non possono essere raggiunte dall’uomo, se non per
rivelazione [dall’alto]. mentre, cioè, l’uomo può decadere naturalmente tramite
una malattia psichiatrica e interfacciarsi con il soprannaturale inferico,
l’uomo non può invece elevarsi, con le sue forze al soprannaturale celeste, che
rimane naturalmente inaccessbile, ed è accessibile solo per iniziativa divina e
angelica.
6.] molti fenomeni cosiddetti “mistici” sono manifestazioni demoniche.
il demone, come dice san paolo [2 cor 11, 14], riesce a farsi interpretare
dall’uomo come angelo. le cosiddette “voci angeliche”, al confine tra
schizofrenia e misticismo, possono essere le voci [schizofreniche] dei demoni, che parlano di visioni e
rivelazioni “celesti” e “divine” per simulazione.