considerazioni sulla tecnica come forma di violenza/le ragioni della
natura provocatoria
della tecnica
1.] il significato della provocazione della tecnica, così
come ad esempio espressa nel libro di galimberti “psiche e techne. l’uomo
nell’età della tecnica” e nel neoparmenidismo, può essere così illustrato:
a.] l’uomo creato ha una parte apparente e una parte non
apparente.
b.] la parte non apparente è anche cibernetica-bionica.
c.] così l’uomo della natura romantica ha una parte non
apparente di tipo robotico [come si vede nel film “matrix”].
d.] l’uomo è salvato in cristo solo se viene riprodotta tale
parte in paradiso. questo processo viene epistemicamente definito clonazione
del vincolo di salvezza.
e.] ciò avviene nei sacramenti [invisibili]. la liturgia è
forma della tecnica [della tecnologia].
f.] l’età della tecnica è quella in cui la nauesa della vita
quotidiana, a causa della morte, pone l’uomo nella condizione di darsi da solo
la salvezza, creando, ovvero facendo apparire questa nuova parte
cibernetica-bionica paradisiaca di sé, che dio dovrebbe creare, se l’uomo
attinge ai sacramenti, e che l’uomo pensa di creare da se stesso, facendola
apparire.
g.] questa parte [parte della nuova creazione] apparirebbe realmente
in una dimensione.
h.] l’uomo la fa apparire in questa dimensione [dimensione
terrena: da qui il cambio di “età”: mutamento epocale e età della tecnica], e
così l’interconnessione innaturale appare violenta. la fa apparire perché l’uomo
è certo dell’esistenza solo di ciò che appare.
i.] questa è quindi la provocazione della civiltà della
tecnica e della tecnica:
i.1.] la tecnica è salvezza. la tecnica data da cristo è
salvezza.
i.2.] io simulo questa salvezza. ne ho bisogno. la faccio apparire.
è salvezza e quindi non posso farne a meno.
i.3.] ma la faccio apparire nel luogo sbagliato, e quindi
questa forma di paradisizzazione appare come infernalizzazione. la tecnica appare
come innaturale alienazione.
2.] forme tradizionali di tecnica-salvezza sono, ad esempio,
nelle donne i gioielli, e nei giovani il piercing [cultura punk].
3.] il transumanismo esaspera tale condizione.
4.] si arriva fino a fare emergere la parte artificiale del
paradiso nella natura/dimensione terrena, in cui appare l’artificiale che si
sostituisce al naturale.
5.] quello che dovrebbe essere il paradiso [l’artificiale]
appare come l’inferno, perché il luogo del suo apparire è errato. lo si fa
apparire per rassicurarsi circa la clonazione del vincolo di salvezza, la parte
tecnica di cristo e dell’anima celeste, ricreata.
6.] la paradisizzazione comporta l’emersione della tecnica
non solo come ambiente artificiale ma anche come corpo per il suo potenziamento
[bionico]. ciò avviene anche nella infernalizzazione, in cui il corpo umano è
innestato nella tecnica come camera di tortura. così proprio nell’inferno [paradisizzazione
come infernalizzazione].
7.] è, quindi, la tecnica terrena forma ambivalente di
paradisizzazione e di infernalizzazione, e in ciò sta l’alienazione generata
dalla tecnica, intesa come provocazione irresistibile:
a.] provocazione [tentazione] come paradisizzazione e
simulazione della salvezza, ma anche infernalizzazione [la provocazione
presenta sempre un aspetto positivo e uno negativo].
b.] irresistibile perché tale è la pulsione umana alla
salvezza.
3.] essa è tale perché dopo la morte l’ascensione al cielo e
la discensione nell’inferno [simulate nella storia] sono processi
irreversibili, e come tali essi si presentano, in forma anticipata, nella
modernità [apocatastasi = globalizzazione], la quale viene accettata [e
imposta], pur di essere diversi e potenti [salvi] contro la morte.
4.] il modo, in cui il demone a livello inconscio codifica
nell’uomo la tecnica come segno di potenziamento contro la morte, consiste nel
fare apparire una qualche forma di segno tecnico sul corpo umano [ad esempio,
un “chip sottocutaneo”], avente solo una funzione simbolica [ap 13, 16: il “marchio”].
la suggestione della tecnica è subliminale. essa intende dire all’individuo che
con la tecnica è qualcosa “di più” [super-uomo = anima celeste]. l’uomo della
tecnica è un uomo privo di ideologie speculative, che cerca la droga [forma di
paradisizzazione, come l’edonismo] e il cambiamento del corpo per potenziarsi
psicologicamente rispetto alla nausea della vita, che conduce alla morte, codificata
come nulla e inferno. all’uomo deideologizzato per affrontare i novissimi
[morte e inferno] rimane solo il proprio potenziamento con la tecnica, da fare
apparire sul proprio corpo.