fondamenti di scienza della storia
1.] la storia può essere analizzata su più piani. la ricerca
epistemica ne indica tre:
a.] dio crea l’uomo. questo uomo è senza biografia. anche
dio è senza una propria biografia con l’uomo. la costruisce accompagnando l’uomo
verso la sua realizzazione. ciò avviene sia che l’uomo sia credente sia che
l’uomo sia non credente. ad esempio, non esistono i casi della vita [cioè il
caso nella vita]. se un uomo e una donna sono atei, si incontrano e si
innamorano, e costruiscono una famiglia, è dio che li ha fatti incontrare, non
ponendo dio alcun ostacolo alla realizzazione deI non credenti, ma anzi
favorendoli come i credenti, anche nel conseguimento del successo sociale e
economico. così dio costruisce la loro biografia e la propria biografia [per
la quale la fede è un elemento, in questo caso, non essenziale]. questo è il livello
hegeliano della storia: macro-livello metafisico/macro-livello perché riguarda
dio e la necessità in relazione al creato.
b.] poi c’è il piano della storia in senso stretto,
costruita come discesa agli inferi [= modernità, come inferi capovolti nel
cielo: mt 11 ,12], e ascesa al cielo [verso la nuova antichità]. ciò secondo lo
schema della divina commedia. anche questo è livello hegeliano della storia:
micro-livello macro-storico/macro-storico perché è la struttura generale della
storia; micro-livello perché riguarda il creato.
c.] infine c’è il piano delle singole biografie umane,
alcune fatte di storie normali [cronaca], altre costruite di fatti
eccezionali
[eventi = storia], altre condotte quasi a caso o verso il dramma
[malattie,
incidenti, vite terminate anticipatamente, quasi che dio sia assente].
l’uomo è
tratto anche dal caso e quindi la vita dell’uomo può
essere assoggettata a
processi che possono apparire [in un primo momento] casuali. si precisa
che la
storia degli uomini si svolge secondo il "gioco delle parti", che gli
uomini
devono imparare a conoscere e accettare: ad esempio, una
serva veste la regina/in paradiso questa condizione può
riflettersi nella
gerarchia delle anime celesti [la regina è più importante
della serva], ma può
anche non riflettersi [dio può considerare l’anima della
serva superiore
all’anima della regina, perché ad esempio la prima, nel
servizio umile, fa il
suo dovere, mentre la seconda potrebbe non fare il suo dovere]. questo
comporta che il gioco delle parti nella storia non deve creare invidia
in chi riveste il ruolo del servitore. la funzione politica deve
svolgersi secondo la funzione del servizio, cioè essere al
servizio di chi
serve, e nel contempo proteggere la ricchezza.
2.] nell’ambito dell’episteme, cioè della conoscenza, non
può esserci profezia. se l’episteme descrive il futuro, lo fa su basi
possibilmente scientifiche. nella storia della filosofia sono state formulate
più filosofie della storia che, su basi specifiche [come il materialismo
dialettico nel marxismo], prevedono gli eventi futuri [nell’ambito della
scienza non esiste la profezia]. l’episteme fonda la sua filosofia della storia
sulla steleologia.
3.] la steleologia è disciplina soggetta a protocollo omega.
la descrizione del futuro, su basi scientifiche, legate ai livelli di spessore
e densità energetica del sistema di unità organica, può invece essere esposta:
a.] l’attuale condizione storica, risolta la problematica
della povertà e del progresso [la questione della tecnica], si prolunga per
decine di migliaia di anni. la chiesa rimane ferma al canone ecclesiastico dei
pontefici Wojtyla-Ratzinger [canone del concilio vaticano II], con la pluralità
delle fedi cristiane. vengono ristabilite le monarchie storiche e la nobiltà,
unite alle repubbliche, democratiche e epistemiche [repubblica epistemica
significa monarchia di definizione tecnica, ovvero tecno-strutturazione dello
stato in senso simbolico, dove il politico non è il “ricco” – come il re -, ma
è un funzionario dello stato che usa la tecnica al servizio degli uomini].
b.] successivamente torna il canone ottocentesco [sia civile
che ecclesiale]. i costumi ecclesiastici tornano ad avere la forma di quelli
del 1800.
c.] poi ritornano [anche nell’arte] i canoni settecentesco,
seicentesco e cinquecentesco, con costumi ricchi, sfarzosi, per la nobiltà e il
clero, e semplici per il popolo.
d.] successivamente [forse tra un milione di anni] torna il
medioevo.
e.] poi torna l’antichità, epoca dei patriarchi [cioè dei
cardinali, che scompaiono come ruolo].
f.] infine, con l’estinzione della specie umana per
esaurimento del segmento genomico stelico, o tutti gli uomini muoiono, oppure
avviene il ritorno di cristo anche nell’al di qua, e quindi gli ultimi uomini
non muoiono, ma sono portati direttamente in cielo [forse dagli angeli].
4.] l’escatologia angelica epistemica, per la quale gli
ultimi uomini, con la genetica, farebbero incarnare gli angeli nell’al di qua,
è forse un errore.
nota
come si evince da questo schema, non esisterebbe una fase storica
[quella attuale o prossima], di civiltà della tecnica, essendo
questa il regno del male, e non essendo il regno di dio in terra
[così come qui descritto nelle sue fasi successive] una utopia,
ma essendo invece proprio il regno del male, la civiltà della
tecnica, una utopia [l'utopia del male], civiltà della tecnica
la cui descrizione è compiuta dall'episteme ed è soggetta
a protocollo omega.