proposizioni su alcuni aspetti delle
filosofie di platone e di rousseau
1.] nella filosofia
di platone si parla di mitica età dell’oro.
2.] nella filosofia
di rousseau si parla del buon selvaggio posto nella natura incontaminata.
3.] in entrambi i
casi, il decadimento è associato alla storia e alla socializzazione.
4.] si tratta di
miti che riformulano l’eden biblico. la storia e la socializzazione sono equivalenti della caduta.
5.] si precisa che l’eden
biblico non è uno di questi tanti miti, ma è la loro
struttura invariante, anch’esso
“mito” [il mito dell’eden] perché espresso in
forma simbolica, di cui la
ricerca epistemica ha già espresso la forma scientifica: l'eden
biblico non è sulla "terra" [apparante], ma è la
struttura della tecnica d'impianto dei macro-organi cosmo-adamo e
cosmo-eva, collocata nel centro del cosmo creato.
6.] nella
prospettiva cristiana, la decadenza non è allontanamento temporale verso il futuro, o caduta in
senso simbolico, ma è causata dal male e dal peccato, per cui ogni ascesa
storica [progresso] non può cancellare il male, redento non dalla tecnica, ma
da cristo.
7.] così, mentre la
civiltà della tecnica vuole tornare all’età
dell’oro e alla natura
incontaminata [artificiale], il regno di dio in terra torna al deserto
dell’antichità,
aspettando il ritorno di cristo, perché il completamento finale
dell’uomo
avviene solo nell’al di là. nell'al di qua il regno di dio
in terra è un regno di pace, costruito da una volontà che
deve arginare il male e il peccato con l'etica, non con la tecnica.
8.] ogni prospettiva
non cristiana chiude l’uomo all’interno dei limiti della condizione mortale, e
tende quindi a portarvi il soprannaturale.
9.] per questo
heidegger e severino hanno riconosciuto che la tecnica ha una natura
metafisica [soprannaturale], e che nella civiltà della tecnica
è presente il soprannaturale [come mostrato nelle
interpretazioni epistemiche di alcuni film di fantascienza]:
essi però [come nel caso di heidegger riguardo al “luogo
dell’arte”] non sanno
definire né il soprannaturale né la sua origine.
10.] severino sa
dire [in modo figurato] che la civiltà della tecnica è il
"paradiso della
tecnica", ma non può dire che esso è tale perché
esiste realmente il paradiso in cielo, ed
esso viene fatto emergere sulla terra [mt 11, 12] come tecnica [mt 13,
44]. questo perchè il neoparmenidismo non crede nell'al di
là, che è
il luogo dell'arte e delle forme dell'al di qua, compresa la tecnica.