analisi dei rapporti di simmetria dio-uomo/con riferimento alla fede
1.] dio è sia uomo che donna, sia
padre che madre, sia figlio che figlia, sia fratello che sorella [dell’uomo].
2.] ciò non riguarda il
rapporto religioso [e liturgico] tra dio e l’uomo.
3.] ciò riguarda il rapporto tra
uomo e dio sotto il profilo auto-conoscitivo, psicoanalitico, affettivo,
erotico, terapeutico, anche con riferimento al rapporto tra sessuologia e
conoscenza di se stessi.
ciò riguarda soprattutto le relazioni della parentela [trinitaria e familiare-terrena] e l'affettività.
4.] una considerazione
secondaria, ma importante, che introduce a un aspetto
dell’analisi del rapporto
tra uomo e dio, è che la donna è debole nella sua
identità [e per questo fa
riferimento alle riviste femminili] anche perché forse dio
è stato insegnato alla
donna solo come figura maschile. anche per questo, forse, la donna
comune non cerca dio e non cerca la verità. l'uomo invece cerca
il potere, ma in questa ricerca egli [inconsciamente] cerca dio e la
verità. cerca il padre.
5.] la natura femminile di dio è
importante ...
a.] per l’uomo, sotto il profilo affettivo,
b.] per la donna, sotto il
profilo della sua identità.
6.] non compete alla natura spirituale del magistero
ecclesiale trasmettere all’uomo [e alla donna] la concezione simmetrica del
rapporto tra dio e maschile-femminile, perché al magistero ecclesiale compete la cura spirituale dell’uomo.
7.] freud ha parlato di
asimmetria tra uomo e donna.
8.] così, dal punto di vista
religioso, includendosi considerazioni a carattere affettivo, è
necessario che
l’uomo religioso [e l’uomo laico dal punto di vista
religioso] si rapporti a
dio solo come al dio maschile [come nella liturgia], e la stessa cosa
per la
donna, consacrata e laica, per la quale “gesù”
inteso come divinità maschile è
fondamentale sotto il profilo della sublimazione delle pulsioni,
identitarie e anche erotiche [l’adorazione è la forma
penitenziale/sublimata dell’erotismo]. così, per il prete
la chiesa [e non dio] è madre, mentre per la suora gesù
è sposo.
9.] da tale concezione simmetrica
di dio l’uomo/la donna trae conoscenza di se stesso/di se stessa, una
conoscenza di sé e di dio che non può essere presupposta, ma deve essere
ricercata, dentro di sé, attraverso la costruzione, esclusivamente personale,
di una corretta rappresentazione di dio.
10.] ad esempio: una bambina e
una adolescente femmina possono rapportarsi al solo gesù, ma la donna adulta,
che esprime differenti esigenze, deve poter rappresentarsi dio [il dio
trinitario], anche al femminile [come madre e sorella]. ciò può essere ottenuto attraverso l’educazione
filosofica, e non riguarda la religione.
11.] se riguarda la religione, la
riguarda come approfondimento.
12.] queste considerazioni trattano
del rapporto tra uomo e dio sotto il profilo di una corretta, ovvero
psicoanalitica e terapeutica, rappresentazione della divinità. è naturale la
considerazione che, sotto questo profilo, la divinità può essere solo quella
della concezione trinitaria [cristiana], in quanto dio sia nel contempo “famiglia” e “coniuge”.
nota
come si può osservare, questo
tipo di analisi inerente alla fede cristiana è di stretta pertinenza della
filosofia. essa non può essere insegnata a catechismo, o da parte del magistero
ecclesiale. anche per questo, lo stato svolge un ruolo fondamentale di
educazione dell’uomo alla fede, a partire dall’insegnamento scolastico. queste considerazioni
sono a carattere psicoanalitico, ma è questa una nuova forma di psicoanalisi,
non intesa come cura [di una nevrosi], ma come conoscenza di se stessi e del proprio rapporto
con dio.