nota a integrazione del paragrafo PTF633.html_[…]: la non
riproducibilità della persona umana/
ipotesi di definizione epistemica della vita
1.] la vita è essenzialmente dio e il campo spirituale che
sta attorno a dio ed è incentrato su dio.
2.] se gesù ha potuto dire che “è lo spirito che dà la
vita”, ciò significa che la vita è spirito, e che la materia [il DNA] viene organizzata
dallo spirito. cellule, proteine, enzimi, organi, apparati, sono tutte
“maschere di materialità” dietro cui agisce lo spirito, che ne ha la stessa
forma, e che trasmette questa sua forma alla materia.
3.] in questo intorno di vita attorno al campo spirituale
generato da dio sta l’uomo, poi gli animali, e infine i batteri. l’uomo, come
per le sperimentazioni genetiche sulle piante e sugli animali [ad esempio, con
gli incroci tra le razze e le specie diverse] può agire sullo spirito in modo
che lo spirito risponda ai comandi dell’azione tecnica dell’uomo, ma l’uomo non
può fare questo sull’uomo: non può farlo non in senso etico, ma genetico,
perché la vita umana [e angelica] è intelligente, e quindi per questo non
manipolabile, essendo perfetta. la vita inoltre è spirito. la materia può
comandare lo spirito e lo spirito risponde [come nella procreazione], ma ciò
perché alla materia è associato lo spirito, per cui in realtà è lo spirito che
comanda lo spirito. l’uomo non può far vivere la materia, perché non può
riprodurre dal nulla lo spirito, che comanda la materia, inserendosi in essa.
la non
riproducibilità della persona umana
4.] la vita non solo è finalizzata alla persona, ma deriva
dalla persona. la persona [uomo o dio] è il centro spirituale e biologico della
vita.
5.] la vita non è un ente dispersivo: non può esserci vita a
caso [nel senso di dispersione casuale della vita], anche in senso geografico e
cosmologico. la vita sta solo in dio e in un intorno di dio [intorno in senso
matematico].
6.] la vita è prima di tutto intelligente [se umana]. in
quanto umana, la vita è persona [uomo e angelo], e come tale è specificamente
individualizzata: ogni persona è unica e irriproducibile, non solo in senso
biografico, come se la vita fosse un contenitore e la biografia ne fosse il
contenuto: anche dal punto di vista biologico, il contenitore della persona è
ciascuno diverso da un altro, e non può essere clonato. il clone riguarda un
differente livello biologico, strumentale alla vita intelligente [di esso sono
proiezioni storico-sociologiche i servi, gli schiavi, e – in modo più specifico
- i robot, gli androidi, gli umanoidi, i cyborg/questi sono i livelli biologici
del clone, al servizio della persona umana].
7.] ogni corpo umano, dal punto di vista biologico, oltre
che psicologico [sempre con riguardo al contenitore/ad esempio, la
mente appena
creata e priva di esperienze], è caratteristicamente distinto da
ogni altro, differenziato
in modo non riproducibile, neppure da dio. è una
singolarità indiscernibile. dio non può clonare una
persona umana. ogni persona umana è un essere perfetto, unico,
distinto, irriproducibile e non ricreabile [come anima]. infatti, come
dio è unico, così anche ogni uomo, che è immagine
di dio [deriva da dio], è unico.
ipotesi di
definizione epistemica della vita
8.] la vita è il centro biologico e psicologico dello
spirito. questo centro è l’anima, il cui centro è il pensiero.
9.] esiste poi il corpo spirituale.
10.] infine esiste il corpo materiale, rivestito dall’anima
e dal corpo spirituale come, ad esempio, la mano riveste il guanto, dandogli
forma e vita.