commento ad articolo di luigi
maria verzè "ai confini dell'anima. quell'unica entità con il corpo che ci
rende più simili a dio"
pubblicato sul corriere della sera in data
27/5/2010
1.] di questo articolo si sottolinea un passo.
2.] in esso si legge che “… il
creatore, purissimo spirito, quando pensò l’uomo, decise di farlo a sua
immagine e somiglianza, pur associandogli un corpo”.
3.] nell’episteme anche dio ha un corpo, e presenta anche un livello
materiale.
4.] questa è una conseguenza dello schema quadripartito.
5.] quindi in questo articolo …
a.] si riconosce che dio è solo spirito [e non anche corpo e materia].
b.] quindi si afferma lo schema tripartito [il mondo, cui è associata
la materia, è solo quello creato].
c.] questa espressione, “… pur
associandogli un corpo”, riconosce
che dio è senza corpo.
6.] la concezione tripartita esprime quindi una valutazione negativa
della materia.
7.] pur riconoscendo la teologia tradizionale la bontà di tutto il
creato, essa vuole escludere da dio le proprietà del creato, che la ricerca
epistemica attribuisce a dio nella forma della loro matrice eterna [in questo
senso apprezzando il neoparmenidismo].