illustrazione dello schema quadripartito/quinta e sesta tesi
1.] la ricerca epistemica
definisce la realtà con quattro termini: dio, uomo, mondo creato [questo è lo
schema tripartito, costituito da tre termini, secondo la teologia tradizionale],
e mondo eterno [come dicono platone e aristotele]. per questo viene detto che l’episteme
formulato ripete il platonismo [per platone, che identifica dio con il
demiurgo, altre realtà necessarie sono l’uno, la diade e le idee, mentre il
cosmo è realtà informe, a cui dio/il demiurgo dà forma secondo le idee].
2.] porre altre realtà co-eterne
a dio non significa porre altri “dei” insieme a dio [secondo quanto invece
dicono abbagnano e fornero, riguardo al politeismo di aristotele], perché solo
dio è soggetto, per questo detto assoluto, mentre le altre realtà co-eterne a
dio sono oggetti, definiti eterni, necessari ma non assoluti [la ricerca epistemica
riserva il concetto di assoluto solo a dio, cioè al soggetto organico, che vive
e conosce]. quindi, esiste un solo dio all’interno della realtà necessaria.
3.] il porre dio insieme ad altre
realtà co-eterne a dio significa che queste …
a.] non sono state create da dio.
b.] [esistono “per” dio].
c.] dio e queste realtà sono
derivate da un principio esterno ad essi, che le ha determinate, in modo
necessario e dall’eterno.
d.] questo principio è l’essere o
esistenza, perché, secondo l’autoconcetto, il principio che dà l’esistenza non
può che coincidere con l’esistenza stessa che viene data. quindi l’esistenza è
il principio primo, la quale pone se stessa [principio = autoprincipio]
4.] poiché dio è posto, ed è una
parte della necessità, dio agisce all’interno della necessità.
5.] il mondo creato è creato da
dio, secondo vincoli posti dalla necessità.
6.] un concetto fondamentale [in
cui si riconosce la difficoltà] è che, anche se dio agisce all’interno dei
vincoli della necessità, è comunque onnipotente.
7.] questi vincoli non possono non
essere considerati, perché …
a.] [quinta tesi] la forma del
creato non è inventata da dio, ma riflette la forma del mondo eterno [come
anche ha detto platone, dicendo che il demiurgo plasma il mondo imitando le
idee/nella ricerca epistemica dio crea dal nulla/il nulla è interfaccia dell’essere,
ed è struttura interna all’essere/può essere considerato come entizzazione dell’autodifferenza
dell’essere con se stesso, implicante il non-essere].
b.] [sesta tesi] il creato, come
si constata, è tutto un insieme di vincoli e limitazioni [basta vedere la vita
quotidiana], relazioni e variabili di cui l’uomo cerca la spiegazione: questi
vincoli dio non poteva evitarli, proprio perchè …
b1.] agisce all’interno della
realtà necessaria, di cui è parte,
b2.] ha ricavato all’interno di
essa uno “spazio” per il creato,
b3.] ha creato la creazione nel
rispetto dei vincoli che ad essa sono posti dalla necessità.