elementi di linguistica epistemica [steleologia]: gerarchizzazione
delle lingue del mondo
in base alla complessità
1.] esiste la lingua finale del genere umano, una solo per
tutto il genere umano. ciò non è una invenzione dell’uomo, ma è determinato
come processo inconscio dalle leggi di sviluppo della stele.
2.] le attuali lingue sono in funzione dei caratteri
genetici delle etnie del mondo.
3.] la lingua superiore del mondo è probabilmente l’italiano.
severino ha espresso implicitamente questo concetto quando ha detto che essa è
la più complessa.
4.] l’episteme, non traducibile correttamente nelle diverse
lingue, sarà per questo scritto in italiano.
5.] rispetto all’italiano, le lingue del mondo sono “differenze”
[quasi “dialettali”].
6.] l’espressione linguistica italiana è “pura” e “neutra”:
l’italiano, senza “cadenze”, si scrive come si legge e si legge come si scrive.
7.] nella lingua inglese, invece, si usa per necessità
comprensiva lo spelling.
8.] l’italiano è quindi la lingua più evoluta del mondo, più
complessa, superiore.
9.] ciò incide sul pensiero. il pensiero si incarna nel
linguaggio, e riesce a esprimere tutte le proprie potenzialità, con riferimento
specialmente all’intelligenza emotiva, se il linguaggio usato è evoluto.
10.] anche per questo è stato detto che le lingue del mondo
non sono traducibili.
11.] il linguaggio condiziona il pensiero. il pensiero dell’uomo
è sempre perfetto, ma ciò a livello inconscio. a livello conscio esso può esprimere
se stesso attraverso [trapassando] il linguaggio. solo se la lingua è evoluta,
il pensiero potrà esprimersi in modo compiuto [dall’inconscio al conscio].