rilevazione di una difficoltà nel teismo in relazione alla cosmologia
sotto il profilo del
rapporto tra uomo e cosmo
1.] l’uomo si rapporta normalmente la cosmo in questo modo:
a.] l’uomo è piccolo.
b.] il cosmo è grande.
c.] il cosmo sovrasta l’uomo.
d.] il cosmo è l’ambiente dell’uomo.
e.] il cosmo racchiude l’uomo al suo interno.
2.] normalmente inoltre, come avviene in paradiso, l’uomo
deve poter muoversi in tutto il cosmo e abitare i molti pianeti del cosmo.
3.] da questo punto di vista dio è problematico, perché …
a.] dio sovrasta il cosmo.
b.] rapportarsi a dio è come scavalcare il cosmo.
c.] dio è grande e il cosmo, rispetto a dio, è piccolo.
d.] anche l’anima beata è grande. quanto è grande rispetto
al cosmo inserito in paradiso ?
e.] dio copre il cosmo e ciò viene avvertito come una
condizione innaturale nel rapporto tra uomo e cosmo dalla scienza.
[questo cosmo è quello creato.]
4.] rispetto a queste determinazioni si osserva quanto
segue:
a.] rispetto all’essere necessario, che precede dio [secondo
lo schema quadripartito], dio è piccolo [infinitesimale] rispetto all’essere
necessario.
b.] così dio è piccolo rispetto al cosmo eterno [il cosmo
per dio], come l’uomo è piccolo rispetto al cosmo creato [al suo cosmo].
c.] quindi anche dio “abita” il cosmo.
d.] la condizione naturale della piccolezza dell’uomo
rispetto al cosmo è propria dell’uomo, perché l’uomo è micro-creatura [=
microrgano] rispetto ad adamo [cosmo-adamo = macrorgano] e a dio [=
macrorgano]. quindi non sarebbe necessario applicare la condizione dell’uomo a
dio [che comunque viene applicata dall’episteme].
e.] in ogni caso la condizione dell’uomo rispetto al cosmo,
all’uomo sovrastante, riproduce quella di dio rispetto al suo cosmo, essendo l’uomo
a immagine di dio. quindi anche dio è piccolo rispetto al suo cosmo, lo
contempla, vi abita, secondo le prospettazione della scienza:
e1.] dio è grande rispetto al cosmo creato.
e2.] dio è piccolo rispetto al cosmo eterno [necessario, non
creato].