proposizioni sul dimensionamento della realtà metafisica
1.] lo stato attuale della riflessione filosofica vede una
svalutazione della metafisica [classica] in relazione alla cosmologia
contemporanea. è possibile che questa crisi sia associata a un problema di dimensionamento.
2.] la cosmologia contemporanea contempla le seguenti ipotesi:
a.] un universo di proporzioni immense.
b.] infiniti cosmi.
c.] essi sono come tante “bollicine scoppiettanti” [cioè in
ordine sparso] nei big bang.
d.] la terra è in posizione periferica [in questa analisi
ci si limita a fare riferimento solo alla questione dimensionale].
3.] una ipotesi cosmologica [che può sembrare fantasiosa ma che la
ricerca epistemica deve considerare per porre un problema] dice che l’universo potrebbe essere stato
creato da uno scienziato in un laboratorio. questa ipotesi si caratterizza nel
modo seguente:
a.] lo scienziato non ha le dimensioni di dio.
b.] lo scienziato è un semplice uomo.
c.] l’universo viene creato in miniatura.
4.] questa ipotesi pone così la questione delle dimensioni
di dio: esse sono relative o assolute rispetto al creato e alla realtà
necessaria ?
5.] nel caso dello scienziato [semplice uomo], questo è
grande, rispetto all’universo da lui creato, in modo “relativo”: è un uomo
normale, e l’universo è piccolo [creato in laboratorio] proporzionalmente rispetto
a questo scienziato, cioè è un universo in “miniatura”.
6.] in questo senso questo scienziato non può essere
considerato come dio, perché dio è grande in termini assoluti,
non relativi, rispetto al creato.
7.] si ipotizza questo esempio metaforico per esemplificare
una possibile dimensione di dio:
a.] il creato [di infiniti cosmi] è come un punto rispetto a dio
[in realtà il creato, essendo un oggetto, sta dentro il
computer divino, cioè dentro un'idea - processore -
dell'iperuranio].
b.] ci sono infiniti dei [rete dei molti dei/scomposizione infinita di dio/ubiquità di dio].
d.] il creato sta all'interno di uno solo di questi dei [cioè
solo una parte infinitesimale di dio attua il processo creativo].
e.] si è detto “punto” per indicare che il creato
[di
infiniti cosmi] è di proporzioni infinitesimali rispetto a dio
[al dio creatore, a sua volta di proporzioni infinitesimale rispetto
all'interezza di dio].
8.] è solo all’interno di
questo tipo di ipotesi che la metafisica epistemica può ottenere rilevanza rispetto
alla cosmologia contemporanea.
9.] …
a.] lo scienzato, di cui all’esempio del punto 3.], è grande
rispetto al creato in modo relativo: condizione dell’universo miniaturizzato
rispetto a un uomo.
b.] dio è invece grande rispetto al creato in modo assoluto:
condizione del creato, non miniaturizzato rispetto a dio, ma considerato in relazione alla differenza
proto-ontologica del creato rispetto a dio.
10.] tale differenza dimensionale tra creato e dio è spiegata dall'episteme in relazione al diverso
rapporto di dio e del creato, con il principio [l'esistenza]:
a.] dio deriva dall’essere.
b.] il creato deriva dal nulla [che può qui essere definito come
"interfaccia" dell’essere, secondo ipotesi già date relative alla struttura del principio].