DECIMA DIMOSTRAZIONE
La dimostrazione razionale dell’esistenza di Dio è possibile,
perché la mente dell’uomo (che, appartenendo all’anima, è anche di
tipo soprannaturale, e tale è quindi la ragione umana) intuisce
l’esistenza dell’ esistenza pura (l’esistenza del fatto che
“l’essere è”), intuisce che questa esistenza è necessaria (“l’essere
è e non può non essere”: Parmenide; non l’essere di questo
mondo è necessario), e poiché in essa stanno le forme del mondo
(che, secondo un principio emanativo-evolutivo, provengono
dall’esistenza pura, cioè dalla natura “produttiva di esistenza”
dell’esistenza pura, tale in quanto produttiva di sé stessa: da tale
principio provengono le forme, non questo mondo), queste
forme sono necessarie. In esse stanno le sostanze (di questo mondo),
che non appaiono necessarie. Devono quindi esistere sostanze che
siano necessarie secondo le forme: poiché, dunque, esiste l’uomo
(forma perfetta e sostanza imperfetta), deve esistere Dio (forma
perfetta, come l’uomo, e sostanza perfetta, secondo la forma). Ciò
spiega come, esistendo il pensiero dell’uomo, forma perfetta e
sostanza imperfetta, deve esistere anche il pensiero di Dio, forma
perfetta e sostanza perfetta (prima dimostrazione).