QUINDICESIMA DIMOSTRAZIONE (CARTESIANA-PRIMA: prima
dimostrazione di Cartesio, tratta dalla storia della filosofia
di
Abbagnano e Fornero per i Licei: "Filosofi e filosofie nella
storia", 1992; rielaborata)
L'uomo non può essersi dato la propria
idea di Dio e delle sue perfezioni (Dio come assoluto, eterno,
infinito, ecc.), perchè l'uomo è privo di tali attributi. Ma la
causa di un'idea deve essere una realtà commisurata ai suoi
attributi. Quindi Dio è la causa dell'idea umana di Dio.
Osservazioni critiche:
1.] Abbagnano e Fornero criticano questa dimostrazione, affermando che
Cartesio suppone erroneamente la "non-derivabilità empirica del
concetto di perfezione assoluta". Ora, l'episteme rileva che questa
critica è infondata. Infatti, Dio non è semplicemente una perfezione
assoluta (concetto ipoteticamente derivabile, ad esempio,
dall'infinità del cosmo apparente e dalla perfezione degli assiomi e
dei procedimenti matematici). Dio è l'applicazione degli attributi
di infinito-assoluto-eterno, ecc., ad un'entità
organica-pensante-personale, e si constata che tale entità non è
empiricamente rilevata. Qualora lo fosse, sarebbe appunto dimostrata
l'esistenza di Dio (ma confutata l'esistenza del Dio della fede).
L'episteme, dimostrando l'esistenza di Dio, dimostra anche che
questo Dio è il Dio della fede (delle tre fedi monoteistiche). Ciò
esclude razionalmente che "un dio" possa improvvisamente apparire
nel cosmo (posto che il solo "Dio" apparso nel cosmo è appunto
il Dio della fede: l'uomo storicamente chiamato "Gesù");
2.] questa dimostrazione cartesiana è importante perchè riflette una
definizione epistemica di Dio, attribuendola all'uomo, e su tale
attribuzione si fonda la gnoseologia epistemica. Dio è stato
definito come la sintesi duplicata della realtà (doppia realtà
concentrata in un punto). Ma la realtà racchiude Dio, e per questo
la mente divina non ha solo le forme della realtà, ma anche le forme
di Dio (schemi relativi a Dio per l'auto-conoscenza di Dio). La
mente di Dio è erediata dall'uomo (che pertanto lo può conoscere,
perfettamente a livello concettuale). Tutto ciò spiega la struttura
della dimostrazione di Cartesio: la realtà di Dio è stata la causa
della sua idea, prima in Dio e poi nell'uomo, perchè tutta la
realtà, e in questa la realtà di Dio, si riproduce nella mente (che
è sistema di idee).