DIMOSTRAZIONE_155: DEL DESIDERIO, V_16,
SETTIMA_PARADOSSALE, LUDICA_QUINTA
la
presente dimostrazione è tratta dallo scritto di vigna “la
verità del desiderio come fondazione della norma morale”,
contenuto nel libro “verità del desiderio. materiali per il corso di
filosofia morale” [venezia, 1992], ed è stata formulata in sede di
fondazione epistemica dell’etica.
scrive
vigna: “… un desiderio che non è ancora
appagato esiste, e può indefinitivamente esistere; ma un desiderio che non può
essere appagato non può esistere. sarebbe, infatti, un’assurdità, perché
sarebbe desiderio di nulla, cioè nulla di desiderio” [pag.155]. egli
inoltre scrive: “… la struttura del
desiderio implica necessariamente la possibilità
del suo appagamento [pag.160] … [nella nota_27: …] … la necessità
dell’implicazione riguarda la possibilità
dell’appagamento, non la realtà dell’appagamento
… il senso della necessità dell’implicazione tra esserci del desiderio e
possibilità dell’appagamento suo risulta dall’impossibilità che il desiderio
sia concepito privo di appagamento in linea di principio. sarebbe infatti in
tal caso desiderio di nulla, strutturalmente parlando; e ciò nulla di
desiderio. il che è contraddetto dal semplice fatto dell’esserci del desidero”
[pag.161]. continua vigna [quasi formulando un argomento simile a quello ontologico]:
“… il desiderio umano è desiderio di dio
… la verità del desiderio umano implica pure che si dica di dio almeno questo,
che dio contiene in sé [non sappiamo come] la possibilità, da parte sua, di appagare
il nostro desiderio” [pag.163].
ma, per appagare di fatto il desiderio dell’uomo, dio deve esistere.
dimostrazione
1.]
l’uomo desidera il soggetto;
2.]
l’uomo desidera il tutto;
3.]
quindi l’uomo desidera dio [soggetto_tutto];
4.]
dio deve
esistere, per appagare il desiderio umano;
5.]
e il desiderio di dio deve essere appagato, …
5.]
… infatti, un desidero che non può essere appagato non può esistere, perché …
6.]
… sarebbe desiderio di nulla, ovverro nulla di desiderio;
7.]
ma il desiderio di dio esiste, quindi esso deve essere appagato, quindi dio
esiste.
nota
una
implicazione di tale dimostrazione è che, oltre a dio, deve esistere anche il
paradiso, inteso qui retoricamente come il luogo dell’appagamento di ogni altro
desiderio umano “esterno” a dio.