DIMOSTRAZIONE_198:
DELLA FORMA_SECONDA
l’uomo e la donna sono forme perfette, ma non_normali. deve quindi
esistere, rispetto all’essere_necessario [che non ammette forme non normali],
una causa e una matrice di tale perfezione formale di tipo non_normale, che ha
creato l’uomo e la donna, e questa causa e matrice è dio.
nota
si osserva che tutte le dimostrazioni epistemiche
presuppongono una connessione dell’uomo all’essere_necessario. il senso comune
e la scienza_moderna_contemporanea pensano che l’uomo sia una quantità isolata/scissa
dall’essere, e come tale totalmente manipolabile. ma ciò non è possibile
[secondo la metafisica_epistemica], perché può esistere solo ciò che è
funzionale alla necessità, e le stesse causazioni interne al caos, pur senza
forma, esistono per tale funzione. questa funzionalità alla necessità di ciò
che esiste è, per il creato, mediata da dio. una conseguenza di tale concezione
è che esistono limiti assoluti [naturali, non etici, ed etici in quanto
naturali] alla manipolazione dell’uomo. secondo questa concezione, dunque, l’uomo
è un ente, le cui reali proporzioni [non apparenti] sono [fisicamente e
esistenzialmente] infinite, e in tali profondità dell’essere_uomo avviene la
congiunzione tra il pensiero dell’uomo e l’essere_necessario, congiunzione possibile
sono in quanto [come detto nelle dimostrazioni] essa è mediata da
dio_soggetto_necessario.