DIMOSTRAZIONE_203: TOLEMAICA_SECONDA,
COSMOLOGICA_SESTA
poiché l’episteme pone un centro nel cosmo [centro
finalizzato alla vita], come il cosmo anche questo centro è troppo grande per
essere commisurato solo per l’uomo: esso è dunque commisurato, in ordine di
dimensioni crescente: per cosmo-adamo, per l’anti_dio [riproduzione di dio nel
creato] e per dio. dio quindi esiste, perché il centro del cosmo è per un
organismo vitale [soggetto] grande, e questo è dio.
nota
questa dimostrazione trascura di precisare la distinzione
tra immanenza e trascendenza, e tra creato [trascendente e immanente] e
non_creato/mondo_eterno [trascendente e immanente]. si precisa che, anche
indipendentemente dalla configurazione reale del creato e dell’al di qua [parte
del creato], il sistema aristotelico_tolemaico è comunque, epistemicamente, possibilmente
ancora una valida rappresentazione del cosmo_eterno_non_creato [“eterno”, cioè
aristotelico: il cosmo dell’al di là].