DIMOSTRAZIONE_30 [CARTESIANA_SECONDA]
Essa recita: “Dio esiste come unica possibile causa [dell’im_perfezione] dell’uomo”.
ci si era dovuti staccare dalla
seconda dimostrazione cartesiana [formulando la dimostrazione_apocatastica],
perché essa non è appropriata ed è palesemente contraddittoria:
1.] se l’uomo non è la causa di se stesso, non per questo lo è Dio [lo è
senz'altro, ma ciò va dimostrato]: causa dell’uomo potrebbe essere la
natura/sia nell’uomo che in Dio, causa del corpo è la natura [evoluzione/a_temporale/principio_sincro_causale];
2.] Dio non è la causa di se
stesso/così l’uomo non è la causa di se stesso;
3.] l’auto_determinazione è un
concetto contraddittorio: come può un uomo determinare se stesso, se prima di
determinarsi quest’uomo non c’è, appunto perché deve determinarsi ? [e, non
essendoci, non può determinarsi] [solo il principio_esistenziale_puro si
auto_determina in modo non contraddittorio, perché nell’auto_esistenza,
l’esistenza_fondante/…_fondativa è la stessa esistenza_fondata, identica alla
prima in modo interscambiabile e differenziale/anche fusionale].
la ricerca_epistemica ha poi capito che l’epistemizzazione di una dimostrazione
pre_epistemica deve riprodurne l’argomento di fondo [e questo è il problema
dell’attuale epistemizzazione delle dimostrazioni tomistiche, che si sta
“troppo staccando” da esse]. Segue l’epistemizzazione della seconda
dimostrazione cartesiana [tratta da Abbagnano e Fornero, storia della filosofia
per i licei].
dimostrazione
Il corpo umano deriva:
1.] o dal Caos;
2.] o dalla Natura;
3.] o da Dio.
si analizza ogni caso:
1.] il corpo umano non può essere
derivato dal Caos, perché la forma_ipostatica dell’uomo [ordine] non può
derivare dal Caos [disordine] [dim_4];
2.] il corpo_umano non può essere
derivato dalla natura, nella quale l’ipostasi [= struttura della realtà]
dell’evoluzione è finalisticamente orientata [“finalisticamente” in senso
aristotelico, come ha detto il Prof. Enrico Berti a proposito dell’evoluzione]
alla determinazione del corpo, e quindi lo determinerebbe in modo perfetto
[condizione di standard_normalità dell’evoluzione (o suo auto_concetto): (se
creata) l’evoluzione (come quella in_creata) è necessaria e perfetta] [ordine:
dim_4] [questa è l’istanza della dimostrazione cartesiana: ciò che determina
l’uomo];
3.] rimane solo l’ipotesi di Dio,
che [paradossalmente] unicamente può aver creato l’uomo in modo “im_perfetto”.
Lo ha dovuto fare perché Dio crea in modo perfetto [l’Eden è morfo_perfetto/è
la riproduzione totale e perfetta della realtà_in_creata], ma proprio questa
perfezione racchiude/nasconde il male: “identità” [uomo a immagine di Dio]
significa “sostituzione e sovrapposizione” [pulsione alla
permutazione_totemica] [matrice originaria del male]. quindi Dio morfo_spezza/…_scinde
il Creato, per fare emergere alla luce la contraddizione del male, associata
all’identità [severinianamente: l’errore] [essenza del Big Bang].
Il male deriva dell’influenza del
caos sul Creato: non a livello di forma, ma di relazione logica di sostanza e
di identità [“Ti sono simile, sono al
tuo posto, io sono Te”: questo “io” è la voce inconscia dell’anti_Dio
(ombra/impronta della riproduzione di Dio nel Creato) che risuona nell’uomo:
l’anti-Io/la mescolanza al Caos, cui è soggetto l’uomo, tratto dal Caos].
nota
questa dimostrazione è una
riformulazione della dim_4 con ulteriori ipotesi. mentre la dim_4 dimostra
l’esistenza di Dio come causa di una configurazione_cosmica di tipo non_normale
[perché “mista”], questa dimostrazione trae l’esistenza di Dio dall’analisi
delle possibili cause dell’esistenza del corpo umano/associata alla dim_4, la
presente dim_30 ne è la riproduzione/approfondimento analitico/la si distingue
dalla dim_4, perché questa sua riformulazione ne mette in evidenza la natura cartesiana,
indagando le cause della morfo_imperfezione dell’uomo, dovute non al fatto che
la volontà di Dio ha natura mista, ma al fatto che questa volontà ha spezzato
volontariamente il Creato:
1.] nella dim_4 la natura mista
del Creato [ordine e disordine] deriva ontologicamente dalla natura
mista della volontà di Dio [finalizzata/razionale (ordine) ma libera
(disordine)_];
2.] nella presente dim_30 si fa
riferimento alla imperfezione del Creato [riferita all’uomo], come derivante teleologicamente
dalla volontà di Dio, che volontariamente lo rende morfo_imperfetto [spezzando
il Creato: Big Bang].