DIMOSTRAZIONE_32: DEL SENSO [viene qui posto il principio di accordo
tra senso e vero,
condizione per le successive dimostrazioni]
mentre la dim_19 crea il senso
della realtà, im_ponendo ad essa l’esistenza di Dio [perché corrisponde al
senso originario della verità dell’uomo, conoscibile in parte nel suo
desiderio], la dim_32 si ferma a quest’ultimo: senza creare Dio, si constata
che Dio corrisponde al senso pieno della realtà, la quale ha appunto già
un suo senso intrinseco [ad esempio: l’amore tra l’uomo e la donna, che senza
Dio non può assolutizzarsi, eternizzarsi (a meno di Severino) e soprattutto
completarsi con Dio stesso (ciò che Severino non ammette, scartando una
componente originaria e inconscia del desiderio umano)_]. in base al principio
dell’accordo tra senso e vero [dim_32], poiché Dio corrisponde al senso
originario della realtà [inaccessibile, ma che potrebbe essere dato/riconosciuto,
in via di conoscenza accettabile/accessibile, dall’amore dell’uomo per se
stesso e per la donna], Dio è vero e quindi esiste.
si deve dimostrare che “ciò che ha senso è vero” [principio
dell’accordo tra vero e senso]:
1.] tra ciò che ha senso e ciò
che è vero, se il vero nega il senso, l’uomo sceglierebbe il senso [tendendo a
scartare il vero, se il vero distrugge il senso];
2.] ciò non è vero, ma proprio
per questo quel “vero” [l’in_esistenza di Dio], poichè non si ha la certezza
che sia il “vero” veramente, può essere scartato;
3.] … ma l’uomo vuole [oltre al
senso] anche ciò che è vero …;
4.] … di conseguenza ciò che è
vero deve [eticamente] accordarsi con ciò che ha senso, almeno nel bisogno dell’uomo;
5.] ciò non dimostra che il vero
è ciò che ha senso …
6.] … ma in assenza di tale
dimostrazione [il vero conferma dil senso] e della dimostrazione contraria [il
vero distrugge il senso], poiché l’uomo vuole sia il senso che il vero, il loro
accordo è l’unica ipotesi data e accoglibile. manca la dimostrazione che il
senso è il vero, ma poiché manca anche la dimostrazione contraria, senz’altro
il loro accordo è la posizione migliore;
7.] la dimostrazione è quindi
solo probabilitica: l’accordo tra il senso e il vero è dato dal principio della
verità del desiderio, in cui il desiderio [il senso] guida alla verità [vero],
la formula, la detta e la impone, perché la “sente” vera per la congiunzione
tra oggetto e soggetto [dim_31].
Il principio dell’accordo tra
vero e senso è un aspetto del principio della verità del desiderio.
La presente dimostrazione [ogni discorso
culturale che sia veramente “ricco” perchè dotato di senso e di “pienezza di
senso”] è quindi anche a carattere persuasivo.