DIMOSTRAZIONE_75:
ESISTENZIALISTICA_PRIMA
precedenti dimostrazioni si sono fondate sul rapporto
[principio di correlazione] tra senso e vero: Dio esiste perché corrisponde al
senso della vita per l’uomo. si aggiunge un ulteriore argomento.
supponiamo che Dio non esista. La vita dell’uomo avrebbe
questo significato: assenza di senso, perché l’uomo proviene dal nulla, e
quindi prevedibilmente [se Dio non esistesse] sarebbe destinato al nulla
[Severino dice all’eternità, ma questo solo se l’uomo già da sempre esistesse:
l’essere deve esistere, ma (dice Aristotele) quando esiste: non è possibile che
esista in eterno ciò che non esiste]. ma l’uomo, che proviene dal nulla ed è
destinato al nulla [pur essendo necessario, è destinato al nulla: è necessario,
perché Dio doveva crearlo e, poiché Dio esiste, deve destinarlo ad essere, per
il paradiso o per l’inferno], è un uomo che è auto_cosciente, e si chiede il
senso del proprio esistere: poiché la domanda sul senso esiste, il senso
esiste, e se esiste esso esiste come un contenuto: se l’uomo è destinato al
nulla, tale contenuto non esiste, ma esso esiste [perchè il senso esiste], e
solo l’esistenza di Dio, che necessariamente destina all’essere l’uomo,
sottraendolo al nulla, corrisponde a tale presenza del senso.