DIMOSTRAZIONE_83: LINGUISTICA_TERZA
Essa
recita: “poiché ogni parola ha una denotazione [primo presupposto
dimostrativo], e ad ogni parola è associato un significato primario
[denotazione] [secondo presupposto dimostrativo], Dio esiste come realtà,
essendo la realtà [esistenza] di Dio, ovvero Dio, l’unico possibile significato
primario associabile alla parola Dio”. [tutti i presupposti alle dimostrazioni
sono o dovrebbero essere/saranno dati dall’episteme, il cui valore
auto_dimostrativo è dato dalla sua capacità esplicativa, cioè dal suo
costituire la più plausibile, e quindi probabilisticamente vera, spiegazione
della realtà].
Già la dim_42 aveva posto
la differenza tra Dio come denotazione [significato primario] e Dio come connotazione
[significati allusivi: quelli usati, ad esempio, da Kant nelle circonlocuzioni
attuate con la parola Dio (“Dio è questo (idealità), è questo (desiderio di
infinito), è quest’altro (principio di moralità), ma non è Dio direttamente (la
realtà di Dio)”_]. Ora si osserva quanto segue:
1.] esiste un
significato primario di una parola [denotazione], ed esistono vari altri
significati secondari, gerarchizzabili per uso, o meno [connotazioni];
2.] se Dio esiste, la
denotazione della parola Dio è la realtà di Dio come suo primo significato, gli
altri significati sono secondari;
3.] si osserva che, se
Dio non esiste, non esiste nessun significato connotativo [tale se Dio esiste]
che possa sostituire la denotazione, nel senso che, tra i diversi significati
della parola Dio, se Dio non esiste, non c’è un significato che possa
sostituire la realtà di Dio come referente della denotazione tolta [ad esempio:
se Dio non esiste, non si può porre in gerarchia Dio come idealità, Dio come
fantasia, Dio come norma morale, Dio come comlesso di edipo, e tutti questi
significati sono usati in modo gerarchicamente inferiore all’uso
statisticamente primario della parola Dio come realtà/nessun dubbio: Dio emerge
psicoanaliticamente dall’inconscio come consapevolezza di una realtà e del suo
bisogno, chi nega Dio lo afferma, nel senso che censura e rimuove questa
emersione];
4.] ma si è detto [come
secondo presupposto dimostrativo] che “ogni parola è associato un significato
primario [denotazione];
5.] conseguentemente,
poiché “ogni parola ha una denotazione [primo presupposto dimostrativo]”, Dio esiste come unica realtà capace
di dare alla parola Dio l’unica possibile sua denotazione.