ulteriore
chiarificazione sul rapporto tra teologia_epistemica, teologia_classica
e metafisica
per la teologia_classica [cristiana_ecclesiale], …
la
teologia determina la metafisica, perché l’essere degli enti, considerati tutti
creati [ad esclusione di Dio], è determinato per partecipazione dall’essere di
Dio, Ente Supermo di cui non si dà una spiegazione metafisica, ma solo una
considerazione scritturale_simbolica [non si è ritenuto di definire la
metafisica come scienza dell’essere in quanto Essere di Dio, ma solo come
scienza dell’essere in quanto essere degli enti, concepiti come creati].
per la teologia_epistemica …
la
metafisica [scienza dell’esistenza in sé, cioè dell’essere in quanto essere
astratto, quello di Heidegger, ma razionalizzato e concettualizzato] determina la
teologia [scienza dell’essere in quanto Essere_supremo = Dio], perché l’esistenza
in sé determina l’esistenza di Dio. come detto, in tale concezione non c’è
naturalismo, perché la natura riguarda solo la natura materiale dell’esistenza
e della seconda Persona di Cristo: la Carne_Uomo, co_eterna al Verbo.
nota
è
del tutto evidente che tale concezione pone un problema per il
magistero_ecclesiale, perché l’episteme concepisce Dio come determinato,
ponendo la ragione della sua esistenza al di fuori di Lui.
Dire
che, se Dio deriva dal principio, avrebbe potuto non derivarvi, è nichilistico,
perché …
1.]
Dio è l’identità tra il principio e il principio, e questa identità non può non
esserci;
2.]
Dio è la soluzione dei paradossi di auto_inclusività del principio [= esistenza
in sé], e tale soluzione è univocamente determinata, perché logico_matematico_formale
[tale soluzione conduce a Dio, e non può condurre ad altro, e deve
condurre a Dio, la cui esistenza è tanto necessaria quanto necessaria è l’esistenza
da cui Dio deriva];
3.]
l’episteme concepisce Dio come esistenzialmente necessario, e formula “novità”
allo scopo di porre il parallelismo speculativo tra ….
a.]
spiegazione della ragione razionale dell’esistenza di Dio;
b.]
spiegazione che, essendo la definizione di Dio come essere necessario,
necessariamente funzionale all’esistenza necessaria, equivale alla
dimostrazione dell’esistenza di Dio [terza dimostrazione].