sintesi_greco_cristiana e sintesi_ebraico_cristiana
parte della sintesi
ebraico_cristiana è data nel paragrafo …/m130.html_[...].
nelle tre intesi
greco_ebraico_cristiana sono posti i seguenti elementi:
1.] l’elemento greco è dato dalla
struttura della verità, per la quale il Verbo] = [Logos è la tecnica] =
[episteme, e la Carne è stata rappresentata nelle sculture greche come perfetta
armonia della forma: l’amore di Dio è interno a Dio e esternamente a Dio
traspare la freddezza del suo eros dionisiaco;
2.] l’elemento ebraico è dato dalla
componente religiosa e penitenziale della verità dell’uomo terreno, oltre che dalla
nazionalità del popolo di Dio: Israele vale come componente politica;
3.] l’elemento cristiano è dato
dalla natura tecnica di tale componente ebraica della salvezza, nel senso degli
strumenti sacerdotali e liturgico_sacramentali di salvezza.
La differenza tra queste
rappresentazioni di cristo è la seguente [attraverso queste componenti si può
evidenziare la razionalità greca, ovvero specultativamente incontrovertibile,
del sentimento religioso pietistico]:
1.] la statua greca di cristo
evidenzia Dio nello stato inerziale;
2.] la statua
della
rappresentazione religiosa di cristo evidenzia non un cristo
“vestito” [cristo
rimane, anche sofferente (perché Creatore: o
meglio, strumento sacrificale del Padre Creatore),
“nudo”],
ma il modo in cui l’uomo deve vederlo in quanto uomo impuro,
strutturalmente
peccaminoso e necessariamente penitenziale: cioè, cristo non ha
vestiti [l'essenza dei vestiti è la copertura robotica], i
vestiti di cristo sono dati
dal fatto che l’occhio dell’uomo, essendo questo impuro,
non deve vedere la
nudità della divinità, ma deve rivestirla, e per questo
cristo appare vestito.
Egli inoltre appare “sublimato”: questo non perché
egli lo sia [Dio è una statua
greca invariante], ma perché l’uomo deve sublimare le
proprie pulsioni,
totemiche anche quando erotiche, e le sublima inginocchiandosi, ovvero
annientando se stesso nell’atto_anti/auto_totemico
dell’umiliazione
penitenziale. queste considerazioni significano che la rappresentazione
religiosa della divinità non descrive la divinità, ma
serve all'uomo per coprire tale rappresentazione in funzione
dell'opportunità del rivolgimento a Dio da parte dell'uomo, a
cui la nudità/verità della divinità è
proibita [ad esempio: nella croce_tecnica cristo, crocifisso
attualmente, è nudo, ma nelle rappresentazioni sacre della
crocifissione, cristo coperto: se fosse scoperto, com'è
realmente, il vederlo nudo (com'è) sarebbe sacrilegio].
nell'immagine qui sotto riprodotta cristo appare vestito, perchè
l'uomo non deve vederlo nudo, come invece lo vede sopra: la
verità di Dio è la sua nudità, ma l'uomo è
impuro, e non deve vederla, se non nel concetto_speculativo. la
rappresentazione religiosa di Dio non serve a cogliere la
verità_speculativa di Dio, ma serve in senso etico_pratico: il
culto del Sacro Cuore di Gesù è tecnica di salvezza. ma
anche in questo culto c'è verità speculativa: la
differenza tra le due rappresentazioni consente di cogliere la perfetta
dottrina della religione efficacemente salvifica: questa è il
cristianesimo, ma esso, attraverso l'episteme, non è più
fonte di alienazione, perchè il cristiano sa che dietro la
rappresentazione religiosa del Buon Pastore sta la verità della
nudità di cristo_episteme:
1.] la verità è
classica [il classicismo greco];
2.] l'uomo è impuro per essa, e indegno
di essa;
3.] l'uomo deve adorare la grecia [= cristo] nella forma del pietismo
religioso mariano [per pietismo si intende qui la
religiosità devozionale];
4.] cioè
l'uomo rende culto alla verità greca dell'essere, e alla
bellezza [erotica] di Dio, rappresentata nelle statue greche, andando a
messa;
5.] questa è la sintesi greco_cristiana: Dio è una statua
greca, e l'uomo deve adorarlo rappresentandola nelle statue dell'arte
cristiana devozionale.
6.] la verità sta nella grecia [Platone e Aristotele =
Logos/Verbo], e il cristianesmo sa che l'uomo è impuro per
la grecità, e deve purificarsi;
7.] per essere puri per la grecità [= paradiso], l'uomo deve
pentirsi, pregare e inginocchiarsi, perchè in tali azioni sta la
razionailità assoluta.