il principio storico_filosofico [stante a fondamento della storia della
filosofia]
anche perché il peccato è di
conoscenza, il filosofo fin dalle origini [talete, anassimandro] ha avuto il
seguente approccio conoscitivo alla realtà:
1.] quando ancora il creato non
esiste, esistono dio e il suo mondo, immutabile e necessario [anche
spazio_temporale, anche materiale];
2.] il filosofo si pone al posto
di dio;
3.] il filosofo non vede il
creato [questo lo vede la bibbia]: egli, vedendo il mondo con gli occhi di dio,
vede il mondo [che è creato] come fosse il mondo di dio, non creato da dio;
4.] dio è un sapiente, che dice
[prima del creato]: “chi sono io ?”; “che
cos’è il mondo ?”; “perché esisto
?”;
ecc.; naturalmente questa è una metafora, giiacchè dio
non si pone domande, egli
ha solo risposte;
5.] il filosofo, nell’antichità,
e poi anche einstein, ecc, allo stesso modo dice: ]: “chi sono io ?”; “che
cos’è il mondo ?”; “perché esisto ?”; ecc.; e aristotele non contempla la
creazione, perché non vede il creato, vede il mondo [che è creato] come fosse
il mondo di dio, non creato;
6.] ciò spiega tutta la filosofia
che non spiega il mondo in base alle tesi cristiane;
7.] il mondo di platone,
semi_creato, è il caos, eterno e immutabile [magma caotico], che cristo ordina
prima di creare, secondo la matrice del verbo, per poi creare dal nulla da esso
[dal caos]: il semi_creazionismo come premessa al creazionismo cristiano.