nona teoria del male
come dio orgina dalla necessità,
così l’uomo non può originare da dio, e quindi è incompatibile con dio. deve
originarsi dalla necessità = etica, e da se stesso [super_uomo, come colui che
si ricrea, nel battesimo, nello studio e nel lavoro/la cresima è quel battesimo
deciso volontariamente in età adulta], e deve scindersi da dio, sua origine:
per questo viene anche il momento [positivo] in cui si nega dio [e ci si
distacca traumaticamente dai genitori, vecchia origine] [nell’ateismo di
crescita (l’umanità neo_pagana sta crescendo, la secolarizzazione è positiva, si
sta sperimentando, alcuni per tutti, la libertà infinita del paradiso) e nel
peccato di crescita], e ci si ricrea con un nuovo dio [nuovo vino in nuovi
otri], e il punto di convergenza/arrivo [i cristiani, che sempre sono rimasti
nella fede, sono come gli atei: per l’invarianza di dio, con e senza l’uomo] è
lo stesso punto di partenza, vecchio secondo la forma e la sostanza [fede] ma
ora totalmente nuovo [secondo l’essere e la ragione]: la chiesa e la fede, meta
per percorso, per uomini e donne hegelianamente arricchiti del regno di dio,
sperimentato positivamente nel regno del male, la cui funzione soteriologica è
quindi positiva e necessaria [voluta da dio].