proposizioni
sulla confutazione del neo_parmenidismo
… questo potrebbe essere lo schema
per una confutazione del neo_parmenidismo:
1.] questa sta nella relazione X - Y = Z [0] [cioè: X meno Y uguale a Z che è
zero], dove …
a.] X è l'intero come causato dallo sviluppo del principio, ed è
eterno/l’eterno;
b.] Y è l'intero che riemerge alla
fine dello sviluppo, come nuovo sviluppo del principio, al confine dell’essere
[che, anche identico al principio, torna a esistenzializzare l’intero];
c.] Z è il fatto che il nuovo intero
si sottrae al vecchio intero, per cui il risultato è zero.
2.] l'intero emerge alla coscienza di dio [e dell'uomo, dio (e uomo) che stanno
alla fine dello sviluppo] [l’uomo sta alla fine/ai confini del creato],
come suo apparire.
3.] “0” [zero] è l'ente come punto [intero - intero = parte].
4.] … per cui anche vale: X [ETERNO] - Y [ETERNO] = istante, per cui appare
alla coscienza il divenire dell'ente dal nulla, cioè …
5.] il primo eterno strappa
l'eternità al secondo eterno, trasformandolo in apparire istantaneo nel tempo
[“l’ente che esce dal nulla e ritorna nel nulla”, come dice severino].
6.] come detto negli schemi epistemici,
a.] l’intero ri_emerge alla fine del primo intero, e si sottrae a questo,
risultando parte.
b.] l’intero emerge dall’essere
[principio].
c.] anche il principio [essere]
ri_emerge alla fine del suo sviluppo, per cui il secondo intero emerge non
dall’essere, ma da: ESSERE – ESSERE = NULLA, … quindi emerge dal nulla, quindi
…
7.] …
a.] il primo intero emerge dal principio, cioè dall’essere, come eterno.
b.] il secondo intero emerge dal
nulla [ESSERE – ESSERE = NULLA], come parte e istante, cioè ente che emerge nel
tempo [primo ETERNO – secondo ETERNO = istante].
8.] cioè si sottraggono non solo i contenuti dell’essere [l’intero
esistenzializzato dal principio per la coerentizzazione del principio], ma
anche il contesto o campo [l’essere/principio]:
a.] primo intero [la realtà_necessaria] = ente che esce dall’essere
nell’eterno;
b.] secondo intero [parte e istante]
= ente che esce dal nulla nel tempo.
c.] contesto: primo contesto [ESSERE
E ETERNO] – secondo contesto [ESSERE E ETERNO] = NULLA [ESSERE – ESSERE] E
TEMPO [ETERNO – ETERNO] [TEMPO = successione infinita di istanti].
9.] l’ente, come parte istantanea, deve anche ritornare nel nulla, perché la
sua esistenza eterna è sottratta dall’intero eterno, che invece non rientra
nell’essere come contesto.
10.] ... quindi ...
A.] ...
ente come primo INTERO [contenuto]: ente come realtà_necessaria [al cui
confine sta dio];
ente rispetto al primo ETERNO
[contesto]: ente come realtà_eterna;
ente rispetto al primo ESSERE
[contesto]: ente che emerge, nell'eterno, dall'essere [che è il principio].
B.] ...
a.] primo INTERO [contenuto] - secondo INTERO [che emerge ai confini del primo
INTERO] = parte [ente che appare] [contenuto del divenire];
b.] primo ETERNO [contesto] -
secondo ETERNO = istante [ente che appare (e scompare) in modo istantaneo]
[tempo del divenire, contesto e contenuto];
c.] primo ESSERE [contesto] -
secondo ESSERE = NULLA [ente che, nel tempo, esce dal nulla e riemerge nel
nulla] [contesto del divenire].
11.] dall'ente che emerge dall'essere [la realtà_necessaria (ente)
esistenzializzata dal principio (essere)] si passa all'ente che esce dal nulla
e vi ritorna [secondo la concezione del divenire che severino attribuisce al
nichilismo, e che qui appare dimostrata come coerente, cioè vera/non
nichilistica].