proposizioni su alcuni caratteri specifici della teologia epistemica
1.] la teologia epistemica non considera dio come un “mistero
inaccessibile” [come lo considera la teologia cristiana tradizionale/dal punto
di vista speculativo, la considerazione di dio come mistero viene comunque salvaguardata]
ma, posto il piano dell’essere necessario, lo considera e lo studia come il
soggetto naturalmente posto/collocato sopra questo piano.
2.] poiché i caratteri dell’essere necessario sono
conoscibili [eternità, infinità, necessità, perfezione, ecc.], anche dio è conoscibile
[eterno, infinito, necessario, perfetto, ecc.], perché questi caratteri si
trasferiscono su dio, come su ogni ente appartenente a tale piano [che è l’oggetto].
dio, quindi, è il soggetto conoscibile, come l’unico soggetto che può esistere
rispetto alla necessità dell’essere. i caratteri della necessità sono
conoscibili, e quindi lo sono anche i caratteri di dio, che sono i caratteri
necessari dell’oggetto [esistenza] trasferiti/applicati al soggetto [dio].
3.] la teologia epistemica si basa sul metodo dell’analogia.
esso è il metodo per cui, poiché l’uomo è simile a dio [U = D], allora dio è
simile all’uomo [D = U], e così è conoscibile, perché i caratteri dell’uomo
possono essere applicati a dio [da cui l’uomo deriva].
4.] il piano dell’essere è l’oggetto. la condizione
analogica
… U = D]IMPLICA[D = U …
comporta anche che lo studio del rapporto tra dio [il
soggetto] e il suo oggetto [sono oggetti necessari, ad esempio: l’uno, l’emanazione,
l’evoluzione, il cosmo_eterno, il paradiso, ecc.] è simile [e per questo
conoscibile] al rapporto tra uomo e la realtà [oggetto], che l’uomo sperimenta
[l’universo_apparente creato]:
a.] così, il kantismo [rapporto tra uomo, noumeno e fenomeno]
può essere applicato a dio. il verbo/logos/figlio potrebbe essere l’apparato
categoriale di dio [padre], come riproduzione della struttura del noumeno,
esterno a dio, riproduzione interna a dio come cristo/fenomeno/rappresentazione
[logos/verbo/episteme].
b.] l’hegelismo sarebbe il processo di tale riproduzione
[comandata dall’oggetto, che struttura il soggetto], che, portando l’oggetto [essere/esistenza/realtà]
dentro il soggetto [dio], lo renderebbe a dio conoscibile.
5.] in questo modo la metafisica epistemica e la teologia
epistemica esprimono, rispettivamente:
a.] la forma del realismo, come dottrina dell’oggetto;
b.] la forma dell’idealismo, come dottrina del soggetto.